E' diventato operativo dal mese di ottobre il corpo di Guardie Giurate Ittiche Volontarie costituito dall'Unione dei Consigli di Valle.
E' formato, per il momento, da una quindicina di volontari; in parte nuove guardie che hanno partecipato al corso tenuto da Città Metropolitana di Torino ad inizio anno ed in parte da persone già formate.
Opereranno sul territorio di tutta la Provincia di Torino con l'obiettivo di aumentare la sorveglianza in materia di ambiente e di pesca sostituendo, almeno in parte, quel personale che per motivi di pensionamento ha lasciato questa attività così fondamentale per la salvaguardia delle ormai poche risorse ittiche delle quali i fiumi dispongono.
Gli agenti, all’interno di una propria struttura organizzativa, agiranno sempre sotto il controllo delle autorità competenti (in questo caso la Città Metropolitana), garantendo la massima correttezza di comportamento e il necessario rigore nel controllo dei comportamenti scorretti o, in alcuni casi, dei veri e propri reati.
Ma gli agenti di vigilanza volontaria potranno avere anche un ruolo molto positivo nel segnalare altri fatti che mettono in grave pericolo gli ecosistemi acquatici e, di conseguenza (non dimentichiamolo!), anche la salute umana. Ci riferiamo, ad esempio, all’immissione di liquami provenienti dagli allevamenti animali (carichi di residui pericolosi come i farmaci di uso veterinario), all’utilizzo di pesticidi e diserbanti sulle rive stesse di fiumi e canali (anche questi dilavati e immessi nel ciclo dell’acqua, con diffusi fenomeni di inquinamento dei pozzi), ai prelievi eccessivi di acqua (senza rispettare il deflusso minimo previsto dalla legge) con la messa in asciutta di chilometri e chilometri di torrenti.
Per quanto riguarda le attività legate alla pesca, oltre al mancato rispetto delle misure e dei quantitativi previsti per i pesci catturati, oppure all’utilizzo di attrezzi e di tecniche non consentite, il grande pericolo, in questo periodo, è rappresentato dalle immissioni illegali di pesci nelle acque pubbliche. Il nostro territorio è ricchissimo di specie acquatiche autoctone, che vivono soltanto nei nostri fiumi, laghi e torrenti, dei veri e propri “monumenti” dell’evoluzione che si sono adattati in tempi lunghissimi alle caratteristiche del nostro clima e dei nostri habitat. Queste specie, di inestimabile valore scientifico ed economico, rischiano l’estinzione per la “concorrenza” con specie alloctone (originarie cioè di ambienti diversi da quelli del bacino del Mediterraneo) che vengono immesse senza permesso e senza alcuna riflessione sulle conseguenze disastrose che ne possono derivare.
Ricordiamo che l’Unione dei Consigli di Valle coordina le attività delle associazioni che gestiscono gli Incubatoi di Valle, di solito associazioni di pescatori o di tutela ambientale, promuovendo attività didattiche, ripristini ambientali, salvataggio dei pesci in caso di lavori o di mancanza d’acqua, studi scientifici in collaborazione con gli enti di ricerca.
Gli Incubatoi di Valle sono delle strutture (gestite da queste associazioni in convenzione con la Città Metropolitana di Torino) che si occupano di tutela della biodiversità nei corsi d’acqua, curando le immissioni di pesci a sostegno delle specie autoctone in pericolo, soprattutto Trote e Lucci e pertanto il corpo di Guardie Ittiche Volontarie, appena partito, sarà di grande sostegno alle attività degli stessi.